E' arrivato il momento di
avviare il primo percorso che porterà i bambini a conoscere lo
strumento della MAPPA VERBO-VISUALE, come uno degli strumenti
privilegiati della lettura territoriale e del paesaggio, nel contesto
della “didattica del territorio quale educatore innovativo” che
ho ideato e sto sperimentando in questi ultimi sei anni anni.
La prima lezione per i
bambini è: imparare lo sguardo.
Tutto è iniziato la
scorsa settimana con una delle nostre “letture del buongiorno”
(vedi qui), quella dell'albo
UN GRANDE GIORNO DI NIENTE di Beatrice
Alemagna.
Dalle scelte della frase
preferita dei bambini, avevo tratto alcune parole-chiave che
tessevano il percorso del protagonista nei dintorni della casa,
uscito sotto la pioggia perché fagocitato dalla noia, verso il
ritrovamento di un “tesoro” inaspettato.
Partendo da queste
parole-chiave, ho disegnato la mappa verbo-visuale della storia.
Doveva rappresentare un modello per i bambini da cui trarre spunto.
La seconda video lezione
del mattino di questo percorso, è iniziata con la consueta “storia
del buongiorno”: LE SCIMMIE IN VIAGGIO di
Gianni Rodari (in 100 ANNI RODARI, ed. Einaudi Ragazzi,
2020).
Non una scelta casuale,
visto che le scimmie in questione, al pari del bambino della storia
di Beatrice Alemagna, fanno un “viaggio” nel proprio zoo, solo
che, a differenza del nostro avventuroso annoiato, “non
erano uscite dalla gabbia”, utilizzando la metafora di
Rodari. In pratica non avevano usato lo sguardo dell'ascolto del
territorio, quello cioè che permette la sua lettura. E alla fine del
viaggio avevano concluso: “Com'è
noioso il mondo: si vedono sempre le stesse cose. E viaggiare non
serve proprio a niente”.
Partendo da questo input
narrativo, ho mostrato la mappa che avevo disegnato e con essa ho
raccontato di nuovo la storia, questa volta con uno sguardo che
parlava della relazione del bambino con lo spazio e con il tempo, e
la sua trasformazione personale attraverso la relazione con il
territorio che percorreva. In poche parole ho delineato, in modo
metaforico, adatto all'età, gli elementi base della lettura
territoriale.
Infine ho lanciato
l'attività che ho scritto, e mandato alle famiglie, nel loro primo
timetable:
MA
24
(da
solo/a)
|
1.
Come il protagonista di UN GRANDE GIORNO DI NIENTE, esci da
solo/a in giardino o in cortile e fai un “viaggio”
a caccia del tuo TESORO.
Che
cos'è il tuo tesoro? Lo saprai solo quando lo avrei trovato.
Lasciati
trasportare da quello che vedi, senza una meta. Cammina come se
fossi lì per la prima volta, come se fossi in un posto
sconosciuto.
Prenditi
il tempo che ci vorrà, non avere fretta.
Lasciati
sorprendere. Guarda, ascolta. Fermati, siediti o stenditi a terra.
Chiudi gli occhi, ascolta, annusa l'aria. Tocca gli alberi,
l'erba, i fiori. Se trovi qualcosa di particolare, e lo puoi
prendere, portalo con te.
Quando
sentirai di aver trovato il tuo tesoro, torna a casa.
2.
Prima di dimenticarti, disegna solo a matita
la MAPPA DEL TESORO (tipo quella che vi ho mostrato nel
video stamattina), del PERCORSO che hai fatto nel tuo
viaggio. Ricorda, non c'è giusto o sbagliato, ma solo la mappa
che hai nella tua immaginazione. Essa è giusta.
2.
Scrivi per ogni tappa del tuo percorso una PAROLA-CHIAVE,
che rappresenta l'emozione, la sensazione che hai sentito, quel
che hai visto, la parola che senti giusta per rappresentare quel
momento e quel luogo.
|
ME
25
(da
solo/a)
|
Colora
la tua mappa del tesoro con cura.
Condividi
la foto della mappa sul gruppo whatsApp
|
GI
26
(con
aiuto)
|
1.
Guardando la tua mappa, scrivi in brutta copia la
storia del tuo percorso. Non c'è giusto o sbagliato: buttati e
scrivi con la mente e il cuore aperti!!!
2.
Rileggi la tua storia, correggi gli errori. Qui puoi farti aiutare
dai genitori.
|
VE
27
(da
solo/a)
|
Riscrivi
in bella copia la tua storia sul quaderno.
Condividi
la foto del testo sul gruppo
whatsApp
|
Questo lavoro, se
effettuato a scuola, avrebbe previsto attività di lavoro a gruppi,
condivisioni collettive, ma il tempo che viviamo ci impone dei
cambiamenti.
In questo modo ho tentato
comunque una condivisione delle mappe utilizzando il canale del
gruppo whatsApp
genitori di classe.
Da notare che, in questa
primissima fase le mappe verbo-visuali le ho chiamate “mappe del
tesoro”.
Queste sono le mappe dei
bambini.
Esse sono il mio tesoro
prezioso in questo magnifico inizio di viaggio.