sabato 7 marzo 2020

MAPPARE LE STORIE: IL TERRITORIO DEL “MERAVIGLIOSO CICCIAPELLICCIA”


Amo le mappe perché con magnanimo e bonario humor
mi dispiegano sul tavolo un mondo
(Wisława Szymborska)

Lo strumento principale di studio e di comprensione di un territorio è la mappa. L'albo illustrato può costituire un eccellente territorio per avviare la pratica di costruzione e lettura di mappe.


Nell'a.s. 2016/2017 con la mia classe a tempo pieno eravamo al terzo anno del percorso educativo-didattico “Sei come sei” che, per quell'anno, ruotava attorno al libro di Luigi Dal Cin “ORLANDO PAZZO NEL MAGICO PALAZZO” (Fondazione Ferrara Arte -2016) e si suddivideva in tre parti: ricerca/desiderio, esplorazione/illusione, scoperta/libertà.
Quando ho deciso di sperimentare la possibilità di mappare una storia, il tema in corso era quello della ricerca/desiderio.
La scelta, molto immediata ed istintiva devo ammettere, è ricaduta sull'albo illustrato 
IL MERAVIGLIOSO CICCIAPELLICCIA di Beatrice Alemagna (ed. Topipittori – 2015).




Il tema centrale della storia, infatti, è la ricerca di un regalo di compleanno per la mamma che la piccola Edith avvia tra le strade della città, originata da un malinteso linguistico per cui inizia a cercare un “ciccia-pelliccia” che ha captato di nascosto dalle parole della sorella, che non sa cosa sia.
Il percorso che la bambina racconta è circolare. Edith cammina, modalità che ha fatto storia nella conoscenza geografica del territorio.
Durante la ricerca, in realtà, è mossa da un duplice desiderio: uno, consapevole, del voler trovare un regalo per la mamma e l'altro, inconscio, di capire la propria unicità e valore. La storia, infatti, inizia con un “io non so fare niente di niente” e termina con un “ora sapevo fare una cosa meglio di chiunque”.
Alla fine troverà entrambi: “Guarda maestra, Edith e il cicciapelliccia sembrano la stessa cosa!

Edith e il cicciapelliccia
Il percorso fisico di Edith, che ci insegna la valenza geografica di tempo assoluto e relativo, evidenzia come le cose (gli oggetti che le vengono regalati dalle persone che incontra, apparentemente inutili) prendono senso in un tempo e spazio che appartengono al futuro.

Persino le parole cambiano e si trasformano nel tempo che si sviluppa nello spazio: il nome “ciccicciapelliccia” sarà l'evoluzione finale di “cicciapeloso”, “cicciamolliccia”, ecc. Come, d'altronde accade ai toponomi geografici.
Inoltre si scopre anche la dimensione plurale del territorio, con tutti gli attori che lo abitano.

Il percorso ha coinvolto in modo interdisciplinare italiano, storia, geografia ed arte.
Questo lavoro è stato occasione di sperimentare anche una prima forma di timetable per gli alunni che poi, con gli anni ho perfezionato.
Il percorso è stato questo:

MAPPARE LE STORIE:
IL MERAVIGLIOSO CICCIAPELLICIA
In gruppo-classe: tempo 1.30h Lettura dell’insegnane dell'albo illustrato “IL MERAVIGLIOSO CICCIAPELLICCIA” di Beatrice Allemagna (ed. Topipittori) e circle time sulle emozioni e pensieri suscitati dall'albo e sui significati presenti inerenti il tema della “ricerca/desiderio”.
In gruppo-classe: tempo 1h Costruzione di una mappa verbo-visuale schematica che sintetizza i fatti del racconto attraverso parole-chiave e disegni simbolo e che servirà per scrivere la sintesi e disegnare la mappa della storia

mini mappa verbo-visuale condivisa dagli alunni
della storia IL MERAVIGLIOSO CICCIAPELLICCIA


In gruppo-classe: tempo 2 h
  1. Spiegazione e discussione, utilizzando un power point appositamente creato dall’insegnante proiettato su LIM, sulle tipologie di mappa e gli elementi che la costituiscono
  2. Visione del video in cui Beatrice Alemagna spiega il suo lavoro e disegna una pagina del libro letto

https://www.youtube.com/watch?v=6NG8f_DZgn0


In piccolo gruppo: tempo 3 h Utilizzando la mappa verbo-visuale schematica condivisa, verbalizzare la storia e produzione di una sintesi del racconto narrato, in prima o terza persona, da utilizzare nella mappa (vedi punto G)
In gruppo-classe: tempo 30 minuti Condivisione e correzione delle produzioni scritte di gruppo
In piccolo gruppo: 3 h
Produzione di una MAPPA verbo-visuale dell'albo illustrato
IL MERAVIGLIOSO CICCIAPPELLICCIA:
  • Costruire una bozza su A3 della mappa
  • Disegnare e colorare la mappa su foglio 100x70 cm
In gruppo-classe: tempo 1 h Presentazione da parte di ciascun gruppo della propria mappa e valutazione collettiva del prodotto
Individuale:  1.30 h Scrittura di una lettera a Beatrice Alemagna in cui potete raccontare il nostro lavoro a partire dal suo albo illustrato e farle alcune domande su di lei e il suo lavoro.
In gruppo-classe: tempo 1.30 h Condivisione delle lettere ed elezione democratica della mappa e della lettera da inviare a Beatrice Alemagna





Mappare una storia è un modo per conoscere e far conoscere altamente inclusivo, specie per il particolare ruolo che ha nella mappa la parola scritta, in genere elemento troppo spesso penalizzante per chi ha bisogni speciali.
Imparare a costruire mappe per raccontare storie attiva la memoria e materializza la propria immagine mentale.
Creare la mappa di una storia aiuta la comprensione e contribuisce a creare connessione.

I bambini si sono divertiti molto ed erano, soprattutto, altamente motivati dal compito autentico di costruire qualcosa che sarebbe stato visto niente meno che da Beatrice Alemagna in persona. Inoltre, perché tutti sentivano di dare, e riuscire a dare, il proprio contributo, di mettere in campo le proprie abilità e competenze. 
Ricevere poi la risposta da Beatrice Alemagna in persona (in italiano!), è stata una sorpresa inaspettata, per quanto sperata, un po' come trovare il nostro “cicciapelliccia”.