“Nelle nostre pupille
si riflette
tutto ciò che vediamo,
e anche tutto ciò che
abbiamo visto”
(Luis
Sepulveda – Storia di una balena bianca raccontata da lei
stessa)
Questa settimana lo sguardo si è spostato nel territorio casa-dentro.
In questo periodo di
“scuola a casa”, le nostre case si sono aperte agli altri,
compagni, genitori e maestra, e in qualche modo abbiamo condiviso il
nostro spazio.
Io apro la mia casa tutti
i giorni con la video-lettura del mattino di LA STORIA
DEL BUONGIORNO (vedi qui).
A
turno ciascun bambino ha ospitato tutti a casa sua in occasione di STORIE E RIME A MERENDA, una merenda “virtuale” in cui veniva offerta una storia, una filastrocca, un piccolo teatro di burattini,
ecc. e una bella merenda che ha prodotto una genuina, in tutti i
sensi, “gara” a suon di crostate, dolci alle mele, al cioccolato
e muffin di ogni tipo preparati dalle mamme.
E
proprio a partire da questa settimana, in coincidenza con la partenza
del percorso CASA LIBERAZIONE, è iniziato il mio tour virtuale
PRONTO MAESTRA!
Ogni
giorno faccio una video chiamata a un bambino: è un'esperienza molto
arricchente e gioiosa, partita dal bisogno dei bambini, dopo più di
due mesi dalla chiusura della scuola, di comunicare con me potendomi
vedere. Sono fiumi in piena di racconti, di cose da farmi vedere e di domande. E
le nostre case sono il contenitore di queste visite.
CASA-DENTRO è iniziata con la video-lettura del buongiorno dell'albo illustrato di Luca Tognolini e Claudia Palmarucci, LE CASE DEGLI ALTRI BAMBINI, Orecchio Acerbo, 2015, che è stato il filo conduttore del lavoro della settimana. L'immaginazione è stata ancora il centro delle attività pratiche e di pensiero.
L'albo
presenta una serie di abitazioni, e il loro modo di essere abitato,
spesso grazie alla trasparenza-assenza della facciata. Il narratore è
un bambino che, come abbiamo fatto noi , “visita” virtualmente le
case dei suoi amici e scopre, nel contempo, qualche aspetto della
loro vita, del loro modo di essere.
“C’è la casa di
Giacomo che sta nel rione Monti, e se ti affacci dalla finestra puoi
vedere il Colosseo. Giacomo fa i compiti in cucina e gioca in bagno.
La casa è piena di oggetti e sulle pareti non c’è un solo spazio
libero per appendere un quadro.
C’è la casa di Matteo che è piccolissima e ci vivono in undici. La mamma bionda di Matteo. Il papà canuto di Matteo. La sorella grassa di Matteo. Il fidanzato grasso della sorella grassa di Matteo. La nonna e il nonno vecchissimi di Matteo. La zia sempretriste di Matteo e suo marito sempreallegro. Il cugino di Matteo, figlio della ziasempretriste e dello ziosempreallegro. Un parente che prima stava lontano: si chiama il Parentelontanodimatteo. Pure un cane. Barbino si chiama, e si nasconde sempre. Ah, dimenticavo: ci vive anche Matteo.
C’è la casa di Lorena che è una casa antica di secoli fa. A casa sua la gente va a far visita come in un museo. Fotografano affreschi e sedie. Qualche volta, per sbaglio, fotografano anche Lorena che cammina a casa sua.
C’è la casa di Sindel che non è una vera casa Però Sindel dice sempre cose tipo: “Vieni a casa mia”, “Andiamo a casa mia”, “Torno a casa mia”. È una specie di capanna di legno e metallo vicino al fiume.
C’è la casa di Mimmo che sa di cavolo lesso a tutte le ore. Però è una bella casa. Grande. C’è la stanza della musica dove il papà di Mimmo suona e lavora. Così nella casa di Mimmo, a tutte le ore, c’è odore di cavolo lesso e musica di sottofondo”
C’è la casa di Matteo che è piccolissima e ci vivono in undici. La mamma bionda di Matteo. Il papà canuto di Matteo. La sorella grassa di Matteo. Il fidanzato grasso della sorella grassa di Matteo. La nonna e il nonno vecchissimi di Matteo. La zia sempretriste di Matteo e suo marito sempreallegro. Il cugino di Matteo, figlio della ziasempretriste e dello ziosempreallegro. Un parente che prima stava lontano: si chiama il Parentelontanodimatteo. Pure un cane. Barbino si chiama, e si nasconde sempre. Ah, dimenticavo: ci vive anche Matteo.
C’è la casa di Lorena che è una casa antica di secoli fa. A casa sua la gente va a far visita come in un museo. Fotografano affreschi e sedie. Qualche volta, per sbaglio, fotografano anche Lorena che cammina a casa sua.
C’è la casa di Sindel che non è una vera casa Però Sindel dice sempre cose tipo: “Vieni a casa mia”, “Andiamo a casa mia”, “Torno a casa mia”. È una specie di capanna di legno e metallo vicino al fiume.
C’è la casa di Mimmo che sa di cavolo lesso a tutte le ore. Però è una bella casa. Grande. C’è la stanza della musica dove il papà di Mimmo suona e lavora. Così nella casa di Mimmo, a tutte le ore, c’è odore di cavolo lesso e musica di sottofondo”
Per
prima cosa ho chiesto di immaginare
di essere un compagno di classe del bambino dell'albo che vede tutte
le case: se passasse davanti a casa tua e la casa fosse trasparente,
cosa
vedrebbe, chi
vedrebbe, cosa penserebbe?
Ho
chiesto di fare il disegno della propria casa come se fosse
“trasparente” e poi di descrivere la casa-dentro disegnata,
utilizzando l'incipit e il modello narrativo dell'albo:
C'è
la casa di il
tuo nome
..........
LA
MIA CASA-DENTRO
L'albo
illustrato LA CASA DEGLI ALTRI BAMBINI, termina con la casa-dentro di
una bambina, che è l'illustratrice stessa, che immagina
come vorrebbe la sua
casa.
Chi
di noi non ha mai immaginato la sua casa dei sogni quando era
bambino? Così ho chiesto di pensare,
disegnandola prima e poi descrivendola, la propria casa immaginaria:
quando diventerai grande come vorresti la tua casa? Cosa si vedrebbe
dentro? Con chi abiteresti?
Questa
volta, invece di riprendere l'incipit, ho chiesto che fosse mantenuto
il finale dell'albo:
“Ora
questa casa non esiste, ma quando sarò grande esisterà”
LA
MIA CASA-DENTRO IMMAGINARIA
La
settimana è stata anche un bel viaggio di “letture del buongiorno”
che parlavano di case: da LE AVVENTURE DI CIPOLLINO di Gianni Rodari
(Einaudi), ho letto il capitolo COME FU CHE IL SOR ZUCCHINA
FABBRICO' LA SUA CASINA.
Da
IL MONDO DI BEATRIX POTTER di Beatrix Potter (ed. Mondadori), ho
letto i racconti LA STORIA DI DUE TOPINI CATTIVI ambientata in una
incredibile casa delle bambole e LA STORIA DEL SIGNOR JEREMY
PESCATORE, un ranocchio impegnato in un'avventurosa pesca per offrire
una succulenta cena i suoi ospiti.