sabato 9 maggio 2020

CASA DENTRO e lo sguardo della balena bianca (1^parte)


Nelle nostre pupille si riflette
tutto ciò che vediamo,
e anche tutto ciò che abbiamo visto”

(Luis Sepulveda – Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa)

Questa settimana lo sguardo si è spostato nel territorio casa-dentro.

In questo periodo di “scuola a casa”, le nostre case si sono aperte agli altri, compagni, genitori e maestra, e in qualche modo abbiamo condiviso il nostro spazio.
Io apro la mia casa tutti i giorni con la video-lettura del mattino di LA STORIA DEL BUONGIORNO (vedi qui).



A turno ciascun bambino ha ospitato tutti a casa sua in occasione di STORIE E RIME A MERENDA, una merenda “virtuale” in cui veniva offerta una storia, una filastrocca, un piccolo teatro di burattini, ecc. e una bella merenda che ha prodotto una genuina, in tutti i sensi, “gara” a suon di crostate, dolci alle mele, al cioccolato e muffin di ogni tipo preparati dalle mamme.


E proprio a partire da questa settimana, in coincidenza con la partenza del percorso CASA LIBERAZIONE, è iniziato il mio tour virtuale PRONTO MAESTRA!
Ogni giorno faccio una video chiamata a un bambino: è un'esperienza molto arricchente e gioiosa, partita dal bisogno dei bambini, dopo più di due mesi dalla chiusura della scuola, di comunicare con me potendomi vedere. Sono fiumi in piena di racconti, di cose da farmi vedere e di domande. E le nostre case sono il contenitore di queste visite.



CASA-DENTRO è iniziata con la video-lettura del buongiorno dell'albo illustrato di Luca Tognolini e Claudia Palmarucci, LE CASE DEGLI ALTRI BAMBINI, Orecchio Acerbo, 2015, che è stato il filo conduttore del lavoro della settimana. L'immaginazione è stata ancora il centro delle attività pratiche e di pensiero.



L'albo presenta una serie di abitazioni, e il loro modo di essere abitato, spesso grazie alla trasparenza-assenza della facciata. Il narratore è un bambino che, come abbiamo fatto noi , “visita” virtualmente le case dei suoi amici e scopre, nel contempo, qualche aspetto della loro vita, del loro modo di essere.

C’è la casa di Giacomo che sta nel rione Monti, e se ti affacci dalla finestra puoi vedere il Colosseo. Giacomo fa i compiti in cucina e gioca in bagno. La casa è piena di oggetti e sulle pareti non c’è un solo spazio libero per appendere un quadro. 

C’è la casa di Matteo che è piccolissima e ci vivono in undici. La mamma bionda di Matteo. Il papà canuto di Matteo. La sorella grassa di Matteo. Il fidanzato grasso della sorella grassa di Matteo. La nonna e il nonno vecchissimi di Matteo. La zia sempretriste di Matteo e suo marito sempreallegro. Il cugino di Matteo, figlio della ziasempretriste e dello ziosempreallegro. Un parente che prima stava lontano: si chiama il Parentelontanodimatteo. Pure un cane. Barbino si chiama, e si nasconde sempre. Ah, dimenticavo: ci vive anche Matteo. 

C’è la casa di Lorena che è una casa antica di secoli fa. A casa sua la gente va a far visita come in un museo. Fotografano affreschi e sedie. Qualche volta, per sbaglio, fotografano anche Lorena che cammina a casa sua. 

C’è la casa di Sindel che non è una vera casa Però Sindel dice sempre cose tipo: “Vieni a casa mia”, “Andiamo a casa mia”, “Torno a casa mia”. È una specie di capanna di legno e metallo vicino al fiume. 

C’è la casa di Mimmo che sa di cavolo lesso a tutte le ore. Però è una bella casa. Grande. C’è la stanza della musica dove il papà di Mimmo suona e lavora. Così nella casa di Mimmo, a tutte le ore, c’è odore di cavolo lesso e musica di sottofondo”

Per prima cosa ho chiesto di immaginare di essere un compagno di classe del bambino dell'albo che vede tutte le case: se passasse davanti a casa tua e la casa fosse trasparente, cosa vedrebbe, chi vedrebbe, cosa penserebbe?
Ho chiesto di fare il disegno della propria casa come se fosse “trasparente” e poi di descrivere la casa-dentro disegnata, utilizzando l'incipit e il modello narrativo dell'albo:
    C'è la casa di il tuo nome ..........

    LA MIA CASA-DENTRO






L'albo illustrato LA CASA DEGLI ALTRI BAMBINI, termina con la casa-dentro di una bambina, che è l'illustratrice stessa, che immagina come vorrebbe la sua casa.

Chi di noi non ha mai immaginato la sua casa dei sogni quando era bambino? Così ho chiesto di pensare, disegnandola prima e poi descrivendola, la propria casa immaginaria: quando diventerai grande come vorresti la tua casa? Cosa si vedrebbe dentro? Con chi abiteresti?
Questa volta, invece di riprendere l'incipit, ho chiesto che fosse mantenuto il finale dell'albo:

Ora questa casa non esiste, ma quando sarò grande esisterà”

LA MIA CASA-DENTRO IMMAGINARIA

















La settimana è stata anche un bel viaggio di “letture del buongiorno” che parlavano di case: da LE AVVENTURE DI CIPOLLINO di Gianni Rodari (Einaudi), ho letto il capitolo COME FU CHE IL SOR ZUCCHINA FABBRICO' LA SUA CASINA.
Da IL MONDO DI BEATRIX POTTER di Beatrix Potter (ed. Mondadori), ho letto i racconti LA STORIA DI DUE TOPINI CATTIVI ambientata in una incredibile casa delle bambole e LA STORIA DEL SIGNOR JEREMY PESCATORE, un ranocchio impegnato in un'avventurosa pesca per offrire una succulenta cena i suoi ospiti.