venerdì 28 febbraio 2020

L'OCCHIO DEL LUPO E LO SGUARDO SUL TERRITORIO-SCUOLA (3^ PARTE)


Arrivata alla terza parte del racconto di questo percorso, che si è svolto per una classe 4^ nell' a.s.2017/2018, sintetizzo brevemente i due post precedenti per riannodare il discorso.

Mentre stavamo concludendo il percorso di costruzione del territorio-classe, avevamo accettato la proposta della professoressa Marina Bertoncin, del Dipartimento di Geografia dell'Università di Padova, a partecipare come attori territoriali al laboratorio residenziale che organizza nel Delta del Po da più di vent'anni anni, quell'anno proposto agli studenti della Laurea Magistrale in Sustainable Territorial Development (Ste-De) e in Local Development (LD). Il titolo era "ACTORS, TERRITORIAL STRATEGIES AND LOCAL DEVELOPMENT IN THE PO DELTA (VENETO REGION): THE INNER AREAS STRATEGY CASE STUDY” e si sarebbe tenuto il 9-10-11 Novembre, coinvolgendo circa sessanta studenti provenienti da tutto il mondo. 

Si è rivelata un'occasione didattica unica ed esemplare per sperimentare altre sfaccettature di questo mio “fare scuola” a partire dal territorio che viviamo, che ho denominato “didattica del territorio quale educatore innovativo”.

Avevamo deciso che il territorio che avremo analizzato sarebbe stato il territorio-Scuola in relazione al territorio-Comune, e che avremo adottato anche noi, come i nostri “colleghi” universitari, il metodo della mappa verbo-visuale per creare una visione organica dei dati raccolti. Essa si prefigurava come uno strumento:

  • altamente inclusivo per la sua facilità di comprensione, esposizione e presentazione
  • utile alla creazione di connessioni concettuali
  • efficace per la messa in campo di diverse abilità e competenze
Il percorso, in modo direttamente proporzionale alla comprensibilità della mappa verbo-visuale, si presentava, invece, molto complesso ed articolato da un punto di vista metodologico, organizzativo e dei tempi che erano abbastanza stretti.

Così la contingenza didattica mi ha portato a costruire un nuovo strumento, il timetable del percorso. Era utile in primo luogo a me, ma si è dimostrato fondamentale per gli alunni che, individualmente o in gruppo, potevano consultarlo per visualizzare, come in una mappa, “dove si era”, per ricordare procedure, per rispettare i tempi. Esso si è dimostrato molto funzionale e da quel momento l'ho poi adottato per tutti gli altri percorsi che ho progettato.

Un timetable così strutturato, potrebbe sembrare molto rigido, ma in realtà è aperto e flessibile. E' come un canovaccio in mano agli attori di un territorio che si va costruendo perché, anche la conoscenza è, a suo modo, un territorio che sottostà alla dimensione del tempo e dello spazio, uno spazio e un tempo che chiedono un ordine dettato dagli obiettivi della progettualità stessa che costruisce il territorio.

Il timetable, consegnato a ciascun alunno, era questo:

"L’OCCHIO DEL LUPO: L’INCONTRO E LO SGUARDO SUL 

TERRITORIO SCUOLA" (10 ottobre – 11 novembre 2017)


Competenze chiave
  1. Comunicazione nella madrelingua
  2. Comunicazione nelle lingue straniere
  3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia
  4. Competenza digitale
  5. Imparare ad imparare
  6. Competenze sociali e civiche
  7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità
  8. Consapevolezza ed espressione culturale
Discipline coinvolte Italiano, inglese, geografia, storia, matematica, tecnologia, arte
Compito autentico Costruire una mappa verbo-visuale di gruppo sull'aspetto assegnato e un manifesto verbo-visuale di sintesi del territorio-Scuola

TIMETABLE



OTTOBRE
NOVEMBRE
LU

16
/
30

6
MA
10 fase 1
17
24
31

7
ME
11
18
25

/
8 fase 6
GI
12 fase 2
19
26 fase 3

2 fase 4
9 tavolo UniPd
VE
13
20
27

3 fase 5
10

11plenaria UniPd

FASI DEL PERCORSO
Fase 1
Imparare lo sguardo”

  • Presentazione e spiegazione del presente timetable di lavoro
  • Lezione frontale su documenti storici e geografici appositamente preparati, (vedi schede n°1 e 2) per dare alcune informazioni comuni sui due territori che impareremo a leggere: l'Istituto comprensivo di …........... e il Comune di …........... che coincidono da un punto di vista fisico
  • Lezione frontale per spiegare i tre concetti essenziali della lettura territoriale: territorio, attori, relazioni (vedi la scheda n°3 intitolata “La lettura territoriale” )
  • Suggerire e concordare le modalità e le strategie di lavoro
  • Presentare lo strumento della mappa verbo-visuale (già sperimentata per rappresentare il libro “L’occhio del lupo” di Daniel Pennac) e del manifesto verbo-visuale, lavorando sul significato di “manifesto” e sul suo campo semantico
  • Costituire i gruppi di lavoro per la fase 2: gruppo TERRITORIO, gruppo ATTORI, gruppo RELAZIONI. Ciascun gruppo nomina un coordinatore, un responsabile del tempo e un responsabile dei materiali comuni
Fase 2
Fare appunti verbo-visuali”

  • Ciascun gruppo lavora per acquisire degli appunti verbo-visuali sulla tematica assegnata: rileggete nella scheda “La lettura territoriale” quali sono gli elementi dell'aspetto che dovete indagare; decidete come procedere; assegnate i compiti; predisponete questionari se prevedete interviste ed organizzate le eventuali uscite a piedi (municipio, segreteria scuole, ecc.).
  • Scrivete man mano le conoscenze che acquisite sotto forma di appunti, disegni, grafici diagrammi, rappresentazioni, mappe, ecc.
Fase 3
Fare mappe verbo-visuali”

  • Ciascun gruppo traduce e sintetizza la propria ricerca e lettura territoriale sistemando i propri appunti in una mappa verbo-visuale
  • Traduzione dei brevi testi e/o delle didascalie e/o dei fumetti che andranno inseriti nella vostra mappa verbo-visuale in lingua inglese con l'aiuto di alcuni genitori
Fase 4
Gli sguardi”: agorà di condivisione

  • In gruppo classe, presentazione e condivisione delle mappe dei tre gruppi
  • Condivisione di alcune conclusioni che saranno scritte/rappresentate nel manifesto verbo-visuale di sintesi che sarà elaborato da un gruppo di lavoro di 5 alunni
  • Elezione dei 5 bambini che costruiranno il manifesto-sintesi condiviso dalla classe “L'OCCHIO DEL LUPO: L’INCONTRO E LO SGUARDO SUL TERRITORIO SCUOLA ” da portare alla plenaria dell'11/11 con gli studenti dell'università alla quale parteciperà l'intera classe
  • Elezione di due portavoce per il tavolo “educazione” di giovedì 9/11 al laboratorio dell'università che affiancheranno la Preside e l'insegnante di classe, come rappresentanti della Scuola
Fase 5
Fare sintesi” (gruppo 5 alunni eletti)

  • Costruzione del manifesto verbo-visuale collettivo da parte del gruppo partendo dalle decisioni assunte in plenaria nella fase 4
  • I rimanenti alunni lavoreranno sulla rielaborazione dell’esperienza attraverso la costruzione di un report di gruppo
Fase 6
Condividere lo sguardo”

  • Presentazione alla classe del manifesto collettivo elaborato da parte del gruppo di lavoro (8/11)
  • Presentazione agli studenti dell'università del manifesto collettivo elaborato da parte di tutta la classe (11/11)
  • Produzione individuale di un testo che racconta l'esperienza del Seminario di sabato 11 
  • Condivisione dei testi prodotti che costituiscono la restituzione e la valutazione sul percorso dell'L'OCCHIO DEL LUPO E LO SGUARDO SUL TERRITORIO SCUOLA 

Appunti verbo-visuali del GRUPPO ATTORI

Lavoro di traduzione dei testi con l'aiuto di alcuni genitori

Costruzione della mappa verbo-visuale del GRUPPO RELAZIONI


Costruzione della mappa verbo-visuale del GRUPPO ATTORI


Il percorso laboratoriale, seguito da me e dall'insegnante di sostegno, come si desume dal timetable, ha ruotato attorno a quattro cardini:
  • consapevolezza totale degli alunni su tutti gli aspetti del percorso, i tempi e l'organizzazione, che era per buona parte in carico alla loro responsabilità
  • transdisciplinarità come inteso da Jean Piaget: “ci auguriamo di vedere in futuro lo sviluppo delle relazioni interdisciplinari verso uno stadio superiore che potrebbe essere indicato come “transdisciplinare”, che non dovrà essere limitato a riconoscere le interazioni o le reciprocità attraverso le ricerche specializzate, ma che dovrà individuare quei collegamenti all’interno di un sistema totale senza confini stabili tra le discipline stesse”. Infatti, il metodo-strumento della mappa verbo-visuale applicata alla “didattica del territorio quale educatore innovativo”, prevede un lavoro che integra diversi linguaggi, abilità e competenze, in modo creativo. Implica anche un utilizzo esteso dei tempi disciplinari assorbendo, come si deduce dal calendario sopra, tutto il tempo delle discipline assegnatemi (italiano, storia, geografia, arte, laboratori previsti dal tempo pieno, pari a 19 ore settimanali) perché la logica è, appunto, una visione “senza confini” tra le discipline.
  • apprendimento cooperativo che ha permesso a ciascun alunno di dare il proprio contributo, in base alle proprie capacità e predisposizioni personali. Tutti hanno avuto la sensazione di essere “importanti”, di comprendere, di scegliere, di condividere. Il lavoro così predisposto, si è rivelato infatti, altamente inclusivo, rispettoso cioè delle varie intelligenze e linguaggi di ciascun bambino. Si è sperimentato un lavoro di conoscenza a diverse scale; individuale-gruppo-classe.
  • motivazione, quella che ha costituito tutti i diversi momenti a partire dal lancio del lavoro, il lavoro dei gruppi, in un crescendo sfociato nell'emozionante incontro con gli studenti durante la restituzione plenaria aperta anche agli attori locali.